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Corti teatrali - Le Baccanti (corto) da Euripide



 Note di regia 


Per questa versione ridotta de Le Baccanti di Euripide, abbiamo scelto di partire ponendo al centro di tutto "la perdita".
Nell'epilogo dell'opera, infatti, Agàve perde tutto: il figlio (che ha ucciso), la patria (viene bandita da Tebe) e, nei limiti in cui era possibile immaginarlo al tempo, forse anche la fede (critica aspramente il dio, la cui vendetta stima troppo crudele).

In questo adattamento - in cui la parola è quasi messa al bando - si è scelto di focalizzare l'attenzione sulla parabola di Agàve, madre di Pènteo e menade.

Qui non ci importano le motivazioni del dio. Non ci importa stabilire se Le Baccanti sia un testo religioso o critico della religione. Non ci importa capire da che parte stia la ragione, né speculare se quanto accade in scena si sarebbe potuto evitare. Infine, non ci importa perché Agàve sia divenuta menade.
Quello che ci importa è che lo sia divenuta, e che sia anche la madre del più fermo oppositore del culto dionisiaco a Tebe, perché per via dell'una e dell'altra condizione, perderà e l'una e l'altra - e nel modo più terribile.

Pare allora che, in tutti i casi in cui è altro da noi stessi a guidarci, il rischio sia quello di perdere tutto e perderlo definitivamente.

Ma in quei 18 minuti assegnatici, a noi importa soltanto seguire, da rispettosa distanza, Agàve e la sua terrificante vicenda.

Nella speranza di non trovarci mai al suo posto.




 Personaggi e interpreti 

 

Agàve • Flavia Germana de Lipsis

Pènteo • Vito Gennaro


Menade • Chiara Carmosino

Menade • Stella Novari

Menade • Laura Toro


Regia e adattamento Pietro Dattola

Grafica locandina • Pietro Dattola

Direttore di scena  il pupazzo Mimmo



 Dove, come e quando 


Selezionato al Festival internazionale di regia teatrale "Fantasio Piccoli" 2009

Roma, Teatro dell'Orologio - Sala Orfeo

Via dei Filippini 17/a - tel. 06/68.39.22.14

17 novembre 2009, ore 20.30

 

 





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